giovedì 31 maggio 2012

Gita al lago

In Svezia la bella stagione dura effettivamente non più di due mesi; non appena si apre una finestra sull'estate, i suoi abitanti approfittano del primo vero sole con la voglia di chi, avendone provata per mesi la mancanza sulla propria pelle, può apprezzarne il valore fino in fondo.
Destinazione, Delsjön. La lunga traversata della città parte da casa, ma in direzione opposta rispetto al mare e all'arcipelago con le sue isole che si trovano ad appena un quarto d'ora di tram. Delsjön è infatti la riserva naturale al cui interno, circondati da fitti boschi, si stendono due laghi. A colpi di pedale, si supera il centro, si abbandonano le piste ciclabili e ci si inizia a inerpicare su per salite piuttosto decise, fino a imboccare un sentiero sterrato con attorno cavalli e prati; entrata fin nel bosco, la bicicletta sfida ora sassi e strettoie; le case sono appena pochi minuti più indietro ma pare di essere già in montagna; di fronte a qualche roccia non resta che caricarsi in spalla la bici e continuare; toccata la vetta, è solo silenzio e una vista dall'alto sul lago; ma nel giro di pochi metri un vociare insolito per il luogo prende il sopravvento. Il tempo di qualche discesa e sembra Rimini: ecco il lago aprirsi su un enorme pendio ripieno di centinaia di corpi distesi; il contrasto tra il verde del prato e il bianco delle carnagioni è impressionante per quanto insolito; altalene, barbecue, un campo da beach volley; attorno solo natura incontaminata, boschi. L'entusiasmo di bambini, ragazzi, e adulti che si lanciano nel lago dalla passerella di riva è tale da poter davvero credere nell'acqua... calda. Con il costume indosso e l'esperienza di chi in realtà, per disgrazia, già un mese prima era finito in mare cadendo da una bassa scogliera, è finalmente tempo di compiere un ulteriore passo verso la conquista della cittadinanza nordica.

Acqua calma e tiepida (15°)

Nessun commento:

Posta un commento